Myrmecophagidae

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    Myrmecophagidae

    I formichieri sono mammiferi euteri appartenenti all'ordine Pilosa, costituenti la famiglia dei Mirmecofagidi, distribuita esclusivamente in Sudamerica e America centrale.
    La famiglia è rappresentata da 3 specie viventi, incluse in due generi:
    1. Genere Myrmecophaga
    - Myrmecophaga tridactyla, Formichiere gigante
    2. Genere Tamandua
    - Tamandua mexicana
    - Tamandua tetradactyla

    Morfologia

    I Mirmecofagidi mostrano un corpo robusto, di forma allungata e compresso lateralmente.
    La lunghezza, esclusa la coda, varia dai 15 cm del ciclopede ai 120 cm del formichiere gigante.
    Presentano un lungo muso conico a forma di proboscide e lingua filiforme, vischiosa, con la quale catturano le termiti e le formiche, introducendola rapidamente nei formicai attraverso le aperture prodottevi con i grossi unghioni.
    Dormendo si riparano e proteggono con la foltissima coda.

    1. Myrmecophaga tridactyla

    Il formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla), è un grande mammifero insettivoro nativo del Sudamerica e dell’America Centrale.
    Si tratta di una delle quattro specie viventi di formichiere ed è classificato con i bradipi nell’oridine Pilosa . Mentre le altre specie di formichiere sono tendenzialmente arboricole, il formichiere gigante è esclusivamente terrestre.
    Il formichiere gigante è il più grande della sua famiglia, è lungo 182-217 cm dei quali più di 60 cm spettano alla lunga coda, il maschio pesa 33-41 kg mentre la femmina 27-39, in cattività possono raggiungere un peso superiore.
    È riconoscibile per il suo muso allungato, coda folta, una striscia a forma di "bandiera" triangolare sul fianco, pelo bruno ispido e zampe anteriori munite di artigli. Il formichiere gigante cammina sulle sue nocche anteriori, in modo simile allo scimpanzé e al gorilla.
    Ha occhi e orecchie relativamente piccoli, compensa la scarsa vista con un ottimo olfatto circa 40 volte superiore a quello umano. Le aspettative di vita sono di circa 16 anni in cattività.

    Comportamento

    Il formichiere può essere trovato in habitat diversi tra praterie e foresta pluviale. Si nutre principalmente di formiche e termiti, utilizzando i suoi artigli per scavare e la sua lunga lingua appiccicosa per raccoglierle.
    Gli artigli fungono anche da arma per difendersi dai suoi predatori naturali che sono il giaguaro e il puma. Tendenzialmente il formichiere fugge dai suoi nemici ma se raggiunto combatte divenendo un duro avversario.
    Solleva il corpo appoggiandosi sulle zampe posteriori e sferra potenti colpi con gli artigli anteriori.
    Contrariamente a quanto si pensa difficilmente attacca l’uomo, anche se sono stati riscontrati degli incidenti mortali in alcuni giardini zoologici. Ha abitudini tendenzialmente solitarie e i maschi si uniscono alle femmine per l’accoppiamento che può avvenire per tutto l’anno.
    A seconda dell’habitat il formichiere adatta il suo comportamento, è stato infatti riscontrato che i formichieri della zona del Pantanal hanno abitudini maggiormente notturne rispetto a quelli di altre zone.
    Tendono infatti ad essere attivi nelle ore meno calde del giorno come la notte o la prima mattina ritirandosi con l’aumentare della temperatura. I formichieri si riposano in alcune cavità nel terreno, dormono rannicchiati con la coda folta ripiegata sul corpo. La coda serve sia per conservare il calore del corpo e a scopo mimetico per confondere i predatori.
    I formichieri giganti sono buoni nuotatori e sono in grado di muoversi attraverso grandi fiumi. Sono frequenti gli scontri tra i maschi per motivi territoriali e durante il corteggiamento della femmina.

    Alimentazione

    Inutile dire che la dieta del formichiere è costituita essenzialmente da termiti che raccoglie con la lunga lingua viscida e appiccicosa scavando nei termitai.
    Per bere, il formichiere scava nel terreno quando non è disponibile acqua in superficie creando così delle pozze d'acqua per altri animali. In cattività, viene nutrito con miscele a base di latte, uova, vermi e carne macinata.

    Distribuzione

    Un tempo era diffuso in quasi tutta l’America centrale e meridionale oggi è estinto in molte di queste zone. È diffuso ancora in alcune zone di Argentina, Brasile, Bolivia e Paraguay, in particolare nel vasto territorio del Pantanal. È probabilmente estinto in Uruguay.
    Il formichiere può essere trovato in habitat differenti dalla prateria alla foresta pluviale.
    A seconda dell’habitat il formichiere adatta il suo comportamento, è stato infatti riscontrato che i formichieri della zona del Pantanal hanno abitudini maggiormente notturne rispetto a quelli di altre zone.
    Tendono infatti ad essere attivi nelle ore meno calde del giorno come la notte o la prima mattina ritirandosi con l’aumentare della temperatura.

    Riproduzione

    Di abitudini essenzialmente solitarie i maschi si uniscono alle femmine solo in fase di accoppiamento che può avvenire durante tutto l’anno.
    In tale circostanza possono avvenire scontri fra maschi rivali che si contendono la stessa femmina. La gestazione dura circa 190 giorni e si conclude con la nascita di un solo piccolo che pesa circa 1,4 kg.
    La femmina partorisce in piedi. Caratteristico è il modo in cui i piccoli si aggrappano alla schiena della madre mimetizzandosi perfettamente con il pelo. I formichieri sono sessualmente maturi a 2,5-4 anni.

    Tassonomia

    Myrmecophaga tridactyla rappresenta l’unica specie vivente del genere Myrmecophaga. Fanno parte della famiglia dei Myrmecophagidae anche due specie di formichieri arboricoli del genere Tamandua: Tamandua mexicana dell’America centrale e Tamandua tetradactyla dell’America meridionale.
    Nell’ordine dei Pilosa costituito da formichieri e bradipi abbiamo inoltre una quarta specie di formichiere non appartenente alla famiglia dei Myrmecophagidae, il formichiere nano (Cyclopes didactylus) unica specie del suo genere. Mentre le altre specie di formichiere sono tendenzialmente arboricole, il formichiere gigante è esclusivamente terrestre ed ha dimensioni notevolmente maggiori.

    In cattività

    Molti degli zoo europei più belli e importanti hanno il formichiere gigante fra le maggiori attrazioni del parco. Il formichiere è presente ad esempio negli zoo di Zurigo, Amsterdam, Copenhagen e naturalmente Berlino.
    Data la loro indole piuttosto mansueta spesso condividono i recinti con altre specie autoctone del loro habitat naturale come il tapiro brasiliano, il capibara e in alcuni zoo è stato addirittura visto dividere tranquillamente il proprio spazio con il crisocione.
    In alcuni rari casi il formichiere è stato protagonista di incidenti con i guardiani purtroppo con esiti fatali per questi ultimi. Nonostante il carattere buono resta comunque un animale potenzialmente pericoloso poiché molto forte, potente e soprattutto provvisto di artigli molto taglienti.
    In cattività può avere dimensioni maggiori rispetto agli esemplari selvatici, talvolta anche 10-15 kg in più delle medie massime, inoltre riesce a riprodursi. In cattività, viene nutrito con miscele a base di latte, uova, vermi e carne macinata. Negli zoo italiani non è presente.

    Conservazione

    Il formichiere gigante è classificato come vulnerabile da parte dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Il formichiere ha subito una caccia spietata come trofeo, per la sua pelliccia e per i suoi artigli.
    Inoltre è impropriamente considerato un animale pericoloso per l’uomo, quando invece tende ad avere un’indole timida e schiva. È perseguitato dalle mute di cani domestici, inoltre rimane spesso vittima degli incendi (ai quali è molto vulnerabile) e di collisioni con le automobili.

    2. Tamandua

    I Tamandua sono un genere di mammiferi della famiglia dei formichieri, diffusi in America centrale e meridionale.

    Etimologia

    Il loro nome deriva dal tupì tamanduà, che vuol dire "formichiere" ; in portoghese e tupì, la parola indica i formichieri in generale, mentre per parlare dei tamandua si usa l'espressione tamanduá-mirim ("piccolo formichiere").).
    Si differenziano dal formichiere gigante per le dimensioni minori, il muso tubolare assai più corto, le orecchie ovali nude e di colore nero e la lunga coda prensile, glabra nella sua parte inferiore ed assai larga alla radice.

    Descrizione

    Hanno pelo fitto ed ispido, di colore generalmente giallastro, con una banda nera laterale: emanano un forte odore muschiato. Le zampe sono dotate di quattro unghioni, utili per scoperchiare i nidi degli insetti di cui si nutre: per evitare di ferirsi i palmi con le unghie, i tamandua camminano poggiandosi sul lato esterno delle zampe, il che conferisce loro una tipica andatura dinoccolata.
    A differenza del formichiere gigante che vive a terra, il Tamandua vive prevalentemente sui rami degli alberi.

    Biologia

    Sono animali arboricoli, è possibile osservarli sia di giorno che di notte e non temono l'uomo: in caso di pericolo, si rizzano sulle zampe posteriori appoggiandosi sulla coda e mostrano le unghie soffiando e fischiando rumorosamente.

    Alimentazione

    Si nutrono principalmente di formiche e termiti. In una puntata di "Le strane creature di Nick Baker" su Animal Planet è stato filmato un Tamandua intento a cibarsi di frutta. Questo comportamento ha suscitato stupore in quanto si è sempre pensato che i formichieri si nutrissero solo di formiche e termiti.
    Durante lo studio di questi mammiferi è stato notato che individui diversi di questa specie sviluppano caratteristiche peculiari, uscendo così dai cosiddetti comportamenti standard che si pensa ogni specie animale abbia, e probabilmente la scoperta di Nick Baker è spiegabile grazie a questo.

    Riproduzione

    Come per il formichiere gigante, la femmina partorisce un unico cucciolo per volta, che però porta in giro aggrappato ad un fianco.

    Tamandua tetradactyla

    Il tamandua meridionale o tamandua minore o tamandua dalle 4 dita (Tamandua tetradactyla) è un tamandua diffuso dal Venezuela all'Argentina settentrionale, dove colonizza un'ampia gamma di habitat, dalle foreste alle savane, sembrando però preferire aree vicine a corsi d'acqua e ricche di piante epifite, dove il loro nutrimento (formiche e termiti) è più abbondante.

    Descrizione

    Il corpo misura fra i 54 e gli 88 cm, ai quali vanno aggiunti tra i 40 e i 59 cm di coda: il manto può essere dal giallastro al bruno scuro, con una striscia nera che scende dal collo verso le spalle ed i fianchi allargandosi fino a colorare tutta la parte inferiore del dorso.
    Si ha tuttavia grande variabilità che si registra sia a livello geografico (man mano che si va verso sud la macchia nera tende ad essere più marcata) che individuale, il che ha reso la descrizione tassonomica di questi animali assai disagevole: oggi si tende ad accettare tre sottospecie certe di tamandua dalle 4 dita:
    - Tamandua tetradactyla nigra (Geoffroy, 1803)
    - Tamandua tetradactyla quichua (Thomas, 1927)
    - Tamandua tetradactyla straminea (Cope, 1889)
    ComportamentoQuesto tamandua è sia diurno che notturno, anche se è più attivo durante la notte.
    Durante il giorno riposa in tane abbandonate da altri animali o in tronchi cavi.
    È un animale solitario e prevalentemente arboricolo: al suolo si dimostra piuttosto impacciato. Tende ad utilizzare molto di più l'udito (lo si evince dalle orecchie grandi e rivolte in avanti) rispetto alla vista.
    Nelle foreste pluviali, è costantemente infastidito da sciami di mosche e zanzare e spesso deve interrompere le sue attività per scacciare i fastidiosi insetti dagli occhi.

    Riproduzione

    Le femmine hanno più periodi di estro durante l'anno, anche se si registrano picchi delle nascite nel periodo delle piogge. La gestazione dura 4-5 mesi, al termine dei quali nasce un unico cucciolo, abbastanza dissimile ai genitori in quanto il pelo è monocromo e varia come colore dal bianco al nero.
    L'aspettativa di vita è di circa 6 anni in cattività.
    Fonte: wikipedia.org
     
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