Maya, dove salvarsi dall'apocalisse.

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  1. †Faith†
     
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    Maya, dove salvarsi dall'apocalisse. La diretta dalla fine del mondo. Webcam.


    ROMA - Per la serie "non è vero ma ci credo", oggi 21 dicembre 2012 è la data segnata dal calendario Maya come quella indicativa della fine della vita sulla Terra.
    Anche se la maggior parte degli studiosi dell'antica civiltà è più propensa a pensare che la data indichi solo l'inizio di un'era diversa, non sono mancate le ricerche di luoghi sicuri per scampare all'Apocalisse. Per sfuggire a un'eventuale catastrofe globale, i geologi hanno suggerito alcune caratteristiche per il "rifugio perfetto".
    Importante l'altitudine, per scongiurare il rischio di essere coinvolti da uno tsunami in caso di scontro con un'asteroide o di improvvisa frenata della rotazione terrestre. Da evitare le zone vulcaniche e quelle vicine a centrali nucleari.
    Consigliata una località con una o più grotte naturali a disposizione, per proteggersi da piogge di fuoco o tempeste magnetiche. Infine, non sarebbe male scegliere un luogo anche turisticamente gradevole, così da trovarsi già pronti a continuare la vacanza se la profezia dovesse rivelarsi sbagliata.

    IN ITALIA Per restare in Italia, la scelta si attesta su ben due località. In Puglia, nella Murgia brindisina, c'è la città di Cisternino. Scelta da un santone indiano come luogo destinato a salvarsi dall'Apocalisse, si trova a un'altezza di 400 metri ed è una delle zone meno sismiche d'Italia.
    Nelle vicinanze, oltre ai trulli, ci sono anche delle grotte naturali. In Piemonte c'è Pradeltorno, frazione di Angrogna (Torino).

    IN MESSICO In Messico si trovano i centri principali della cultura Maya.
    Qui dove tutto è cominciato, a Uxmal, nella parte occidentale dello Yucatan, sono riuniti tutti gli esperti dei calcoli sul famigerato calendario. Qui migliaia di persone hanno celebrato questa notte l'avvento della nuova era. Una veglia, per attendere il sorgere dell'alba si è tenuta davanti al grande complesso archeologico di Chichen Itza, il cui ingresso è rimasto però chiuso.
    A Ek Balam si sono riuniti 2mila leader spirituali Maya. In alcune città, come Merida, sono state organizzate serate a tema in bar e ristoranti. Non sono mancati menù speciali per i turisti, numerosi anche per la coincidenza con le vacanze di Natale.

    IN EUROPA Già luogo lggendario perché nelle vicinanze sarebbe custodito il Sacro Graal, il villaggio di Bugarach, in Francia, è un altro dei possibili rifugi anti catastrofe.
    Qui sorge il monte Perch, ma le autorità hanno già provveduto a bloccare l'accesso alla montagna perché si prevedono folle di curiosi in arrivo. In Svizzera il luogo di riferimento è Gonzen, lontano dalle centrali nucleari elvetiche e con una miniera di ferro in disuso in cui ripararsi.
    In Ungheria ci si può nascondere all'Aggtelek National Park, in Ungheria al confine con la Slovacchia. Qui si trova la più grande grotta con stalattiti d'Europa. Infine il lago Baikal, in Russia, è ritenuto sicuro a causa della sua stabilità geologica: si stima che esista da circa 25-30 milioni di anni. Attorno ci sono anche circa 200 grotte.

    IN AFRICA Le montagne del Drakensberg con il monte Thabana Ntlenyana, in Lesotho, sono considerate sicure per via dell'altezza di 3482 metri raggiunti dalla cima del monte, ma anche per le grotte di origine preistorica che possono fare da rifugio.
    Anche in Marocco la scelta è dettata dalla presenza delle montagne dell'Alto Atlante, in particolare a Ouarzazate le onde di un eventuale tsunami non riuscirebbero a oltrepassare la barriera montuosa che tocca i 4176 metri con il monte Jbel Toubkal.
    In Egitto il luogo protetto dagli sconvolgimenti marini è Gilf Kebir, a 300 metri sulla quota media del Sahara. Qui, tra l'altro, hanno già subito l'impatto con un meteorite, quindi si può dire che abbiano già pagato il loro tributo in termini di disgrazie.
    A Lalibela, sull'altopiano etiope, i 2600 metri d'altezza e le chiese scavate nella roccia, collegate tra loro da gallerie e trincee, dovrebbero farne un luogo sicuro. Inoltre la tradizione vuole che l'originale Arca dell'Alleanza ebrea si trovi proprio qui.

    Fonte: www.leggo.it
     
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